giovedì 7 luglio 2011

STARRING RINGO...



Domenica 3 luglio 2011.
Miracolosamente recupero due biglietti a 10 euro l’uno. Her Clearness mi pacca. Sono disperato…Passo alla valutazione del compagno da concerto di riserva e individuo Marcello.
Non che sia una riserva, Marcello, Ma lui non è Her Clearness.
Aperitivo, media alla spina, rutto libero e tartine del giorno prima e via con lo scooter all’arena dove si esibisce Ringo Starr con la sua All Starr band che in effetti è composta di musicisti di gran lusso e certo non di primo pelo.
Ringo ha 71 anni e NON si vede. Saltella canta (fino a dove la sua estensione arriva) e suona la batteria con i suoi movimenti precisi e sincopati. Il suo batterista di fiducia sul palco è Greg Bissonette un fabbro ferraio del rullante che ha suonato in dischi stellari ( e si vede).
Certo non c’è il pienone (e si vede) però c’è un gruppo di Beatlesiani d’Italia che nelle prime file fa un baccano infernale e Ringo apprezza.
Scorrono le canzoni del repertorio di Ringo e scorrono quelle dei Beatles e si vede il primo stacco di creatività fra le canzoni. Anche una semplice Yellow Submarine è più creativa delle canzoni Ringhiane.
Ma i turnisti di lusso devono essere pagati e soprattutto avere un loro ruolo ed ecco allora assoli stellari per mettere in risalto le capacità musicali dei membri del gruppo e spazio anche alle loro canzoni.
Fra queste quelle dei Mister Mister rappresentati da Richard Page, bassista e cantante della band degli anni 80 ed ecco che Page parte con Broken Wings e Kylie…
Insomma Ringo che suona le canzoni dei Mr Mister. Esticazzi!
Certo non è il massimo se poi aggiungiamo il fatto che il clima è da festa paesana allora sicuramente Ringo meritava di più.
La fregatura per lui è stato The Wall di Roger Waters che è sold out e che oggi è in scena dall’altra parte della città.
Oggi Ringo, ma domani ritorno da Waters. Onore a Ringo però. Senza di lui molti batteristi non esisterebbero.

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