Ebbene si avrei dovuto aandare a vedere gli Smashing.Ero a Milano quella sera e forte del fatto che il loro ultimo disco appare più come una raccolta di canzoni che come un disco coerente ho rinunciato.Sapevo che c'erano due persone delle line up originale.Gli avevo visti copmunque nel 2000 al Palatrussardi con al formazione base con Mike Garson al sinth.Corgan era ispirato, distribuiva baci a tutti e dall'alto del suo spolverino di pelle salutava e lanciava plettri.Chamberlin appena uscito dalla rehab aveva un suono precisissimo sull pelli. Veramente bravi, erano all'apice.Ora grazie al mio collega Gianluigi Presidente del consiglio comunale di un imprecisato comune della cintura milanese ho la possibilità di offrirvi la recensione del concerto del 2 febbraio al Forum di Milano ad opera di Stefano Villa. Amico di Gianluigi e grandemente invidiato da me perchè ha assistito alla performance di Ava Adore, una delle canzoni più elettroniche degli Smashing e una delle mie preferite.
Spazio a Stefano.
Ciao
Tonight is the night
Noi topi nella gabbia costruita dalla società che per anni abbiamo
rinnegato e combattuto sabato ci siamo concessi un'ora di libertà, riportati
indietro nel tempo dal nostro pifferaio magico, William Patrick Corgan o,
più semplicemente, Billy.L'attesa pare infinita, anche se i Pumpkins salgono sul palco puntuali.
Eccoli, finalmente! Mancano dal 2000, da quello che nei cuori e nelle menti
di noi tutti era l'ultimo concerto italiano. E invece sono ancora qui. Non
proprio tutti, a dire il vero: della formazione originale restano soltanto
Billy e l'inseparabile Jimmy Chamberlin. Alla chitarra scopriamo Jeff
Schroeder, al basso Ginger Reyes e Lisa Harriton suona le tastiere.
Si parte con una delle più belle canzoni di Mellon Collie, Porcelina of the
vast Ocean, ma la prima vera esplosione emozionale arriva quando Lisa
disegna un incipit per Tonight, Tonight. Il forum esplode, il tempo si
cancella...abbiamo tutti qualche anno di meno, siamo tutti adolescenti,
siamo tutti ribelli. Segue Mayonaise, un altro classicone e le vibrazioni
crescono. I momenti si alternano, gli Smashing suonano brani nuovi e si
concedono il lusso di viaggiare in momenti psichedelici. Il pubblico
scalpita, vuole di più, ed ecco che ad accontentarci arriva Today, una delle
pietre miliari degli anni '90. Il climax ascendente sta raggiungendo
l'apice: Stand inside your love ci prepara ad una Ava Adore molto più
aggressiva ed incalzante del solito. Ed eccoci qui: parte Bullet With
Butterfly Wings, e il delirio è alle stelle. Una massa di topolini che canta
"despite all my rage I am still just a rat in cage", frase che, oggi più di
ieri, assume un significato drammatico, perché oggi più di ieri siamo
prigionieri della routine dell'esistenza, e ci mancano i nostri idoli di un
tempo, coloro che ci facevano sognare, sperare. La rabbia lascia spazio ai
brividi quando Billy imbraccia la chitarra acustica e suona da solo 1979, un
altro diamante incastonato nella corona di re dei topi. Ancora spazio
all'improvvisazione e poi via verso il finale: i Pumpkins chiudono con
Cherub Rock, e il sarcasmo nella frase "Who want honey as long al there's
some money" è ancora più pungente, perché forse siamo tutti più coinvolti.
Ci sono mancati, gli Smashing Pumpkins, e allora uscendo dal forum l'unico
rimpianto è che non si siano fatti perdonare a dovere per la lunga assenza:
almeno Disarm e Zero ce le saremmo meritate, ma se abbiamo assolto Billy&Co.
per sette anni di silenzio, scuseremo anche questa piccola disattenzione.
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