KORN:AAARRGHHHH!

Francamente non mi sono mai applicato sui Korn.
Ho tre loro dischi (i primi) mai ascoltati.
Il mio collega fabio già compagn di scorribande ai concerti dei NIN è andato a vederli a milano.
Ecco cosa ne pensa...

23.02.08 - Al Dutch Forum di Milano arrivano i più odiati della Cornovaglia vestiti adidas e gonnellini: devo esserci. Permettetemi di fare una premessa sul perché. Fin da inizio millennio, da quando cioè mi sono trasferito a Milano, non ho fatto altro che sturarmi le orecchie col cosiddetto nu metal. Per me Limp Bizkit, Papa Roach (i primi s'intende), Korn e Linkin Park sono a poco a poco diventati il "must sonoro", ma osservando i disastri che l'audience combinava durante le live performance mi sono sempre imposto di non parteciparvi. Poi ho conosciuto Reznor e tutto è cambiato..
I Korn erano stati preceduti dalla loro fama di perfetti animali da palcoscenico e un po' mi metteva ansia l'idea di stare nel mezzo a pogare: sarei riuscito a ritagliarmi due istanti di tempo per ascoltare il sound?!?!
La serata si è messa subito di traverso: guardaroba stracolmo e band di spalla patetica (immaginate un mix di Nightwish, Hardcore Superstar e Revelation Theory), ma non ho lasciato che lo sconforto prendesse il sopravvento...di lì a poco avremmo devastato tutto!!
Poi tolgono il telo dal microfono di mister gonnellino (per i non addetti ai lavori è una specie di figura stilizzata dell'Alien cinematografico) e parte il boato del pubblico. Devo ammettere che faceva effetto, ma se avessi anche solo per un istante immaginato che quello sarebbe stato il massimo della serata, mi sarei voltato dall'altra parte. Bruttissimo presentimento!!
Enter the band. Uno, due, tre...poi si parte ed è delirio fisico: al primo accordo circa trecento forsennati si sono riversati sulle prime file, saltellando e ringhiando. Proprio come Davis e i suoi compari: Right Now è il pezzo d'apertura ed io sono già stato sballottolato verso le corsie laterali. Rumore, ritmo ed un suono appena appena strutturato che si regge sulla voce poco edulcorata del frontman e sui (quanti...due, tre) accordi tra chitarra e basso. La gente sembra divertirsi ma nessuno canta, tutti ballano. L'andirivieni di sballati pressappoco coscienti (fumo, alcool??) dalla prime file al retro della platea non fa che accrescere la mia sensazione negativa: sarà un monotono, rumoroso sbattere di piedi sul pavimento alternato a lunghe boccate d'ossigeno col volto verso l'alto.
Intanto c'è anche un concerto (??) e le hit si susseguono in maniera quasi lasciva, perché sia musicisti che spettatori sembrano sul punto di eiaculare accordo dopo accordo. In verità vi dico che non sento che vibrazioni acustiche, assenza di sonorità coinvolgenti e tanto tanto sudore. Non sarà che se non sei "più di là che di qua" e non conosci a memoria tutte le parole ti annoi in maniera disarmante a qualsiasi concerto dei Korn?! Ce la metto davvero tutta per trovare un feeling con la band, apro l’orecchio mentale verso il loro rombante gridare a squarciagola, ma tutto quello che ottengo è una ballata alquanto estemporanea ed uno Jonathan Davis che, dopo aver dimenticato hit del calibro di make me bad e did my time, sorride a 32 denti ed abbraccia Monkey ed il resto della band come se fosse al primo concerto nel garage di casa di fronte alla famiglia. Da un quasi quarantenne cazzuto che ama pontificare sul dolore e sull’evoluzione della razza umana mi aspetto un po’ di dignità per quanti lo idolatrano come la risposta al male del mondo e portavoce del dissapore giovanile.
Una sola parola: PATETICO!!!
Non so se ritornerò a sentirli, tutto sommato quei quattro accordi li sanno eseguire, di rumore ne fanno tanto e sul palco sanno ritagliarsi un adeguato spazio...ma resta tutto lì: né melodie incavate nel suono rozzo, né estensioni vocali degne di un vero cantante e neanche un apparato laser decente da proiettare sul pubblico. Andiamo...non sanno più neanche vestirsi ormai: FERMI AL ‘94, QUALCUNO LI DOVREBBE AVVISARE CHE ANCHE LORO DEVONO EVOLVERSI!!!!!

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