martedì 14 settembre 2010

THE SLASHER...



Giovedì 10 giugno 2010, Milano. Esco trafelato dal lavoro. Casa. Cambio tattico con maglietta d’ordinanza e mi riprecipito al palalido. E’ deserto. uscite chiuse, parcheggio vuoto. Dov’è slash?.Chiedo. Mi dicono che è spostato al palaqualcosa (una volta era il Palatrussardi il tanto vituperato palastilista di Deandreiana memoria).
Arrivo al volo, tempo 5 minuti ed entra Slash col gruppo.
Si capisce subito dove va a parare. Alza la chitarra al cielo e da il via al batterista che con una drumkit ridotto all’osso suona come se avesse doppia cassa e doppio rullante.
Il gruppo è tiratissimo.Tonico e molto mobile sul palco:cantante, chitarra ritmica,basso batteria e, appunto, Slash. Niente tastiere, solo chitarre lancinanti...
Il cantante (Miles Kennedy) canta in maniera simile ad Axl e ciò si vede nei grandi classici dei Guns (mi ero dimenticato quanto è bella Civil War) ma riesce a barcamenarsi bene anche con il periodo Velvet Revolver.Esegue infatti una tiratissima Slither con Slash che si produce in uno dei suoi classici assoli da maestro. Non dimentica gli ZEP Slash, infatti parte una bella Communication Breakdown. Kenendy se la ricorda bene : l’ ha provata ripetutamente con i tre superstiti quando si parlava di una reunion senza Plant.
Lui è in forma e si vede alza la chitarra al cielo, si mette la sigaretta di traverso e suona si muove e va per tutto il palco.Il pubblico apprezza.
Arriva un grande classico il tema de Il Padrino eseguito da solo sul palco per poi arrivare a Sweet Child of Mine che è sempre bella, anche se il cantante replica Axl in tutto. L’assolo però è ancora un killer.
Poi avviene il fatto e cioè un fan troppo focoso salta sul palco e abbraccia Slash fino a fargli perdere l’equilibrio, il gruppo suona ripete il ritornello (where do we go, where do we go now), Slash riprova a suoanre l’assolo ma la chitarra non va.Cambio di strumento e poi si riprende.
Il giorno dopo i telegiornali parleranno di attentato al nostro.Manco fosse Emilio Fede che parla di Berlusconi.
In ogni caso il suo fucking rock and roll funziona e veramente mi ha fatto tornare indietro al periodo in cui i Guns erano sul tetto del mondo. Ci vediamo a settembre con AXL.

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