giovedì 18 giugno 2009

EAGLES: THEY ROCK, WE SUPER ROLL!



Milano Forum sabato 13 giugno 2009.
Dopo la pomeridiana biciclettata sotto il solleone ONE doccia rapida cambio di mezzo (moto) e a rotta di noce di capicollo mi fiondo al Forum animato da una grande curiosità, quella di vedere gli Eagles, gruppo del quale conosco le maggiori canzoni e che si avvicina alla soglia della putrefazione musicale...
Chissà come sono mi chiedo, chissà come i due ex compagni selvaggi Don Henley e Glen Frey si sono mantenuti, chissà come sono dal vivo le canzoni dell'ultimo buon disco di studio uscito l'anno scorso.
Saluto il ccompagno di tante incursioni nel forum di Fegiz,Buzz da Rimini e ci scambiamo la Robbba e cioè i biglietti degli u2 che ho preso per lui.
Lui si accomoda bello comodino sulle gradinate, io sul parterre con licenza di girovagare con la macchina fotografica e registratore.Si annuncia un concerto di tre ore.
Scenografia teatrale con un arco che fa da sfondo al palco megaschermo centrale due laterali, produzione ampia e costosa direi,Forum semipieno.
Entrano, dopa la dipartita Anni fa di Don fledere chitarrista solista, sono rimasti n quattro;Tymothy b.Schmidt,Frey,Henley e Joe Walsh uno dei maggiori chitarristi della sua generazione.
Naturalmente c'è il backup che assicura la riuscita del tutto:piano a gran coda,due tastiere,fiati,batterista aggiunto ecc,ecc.
Tutti sono vestiti come deii gentiluomini americani d'altri tempi.amito blu camicia bianca cravatta blu.
Tutti hanno i capelli,Henely è decisamente imbolsito,Frey si tiene bene così come Schmidt,Walsh mostra una discreta pancetta.
Dalleprime note si capisce che siamo su un altro pineta, pura perfezione.Voci modulato in maniera perfetta,chitarre acustiche spadroneggiano su letti di tastiere solide e compunte, virtuosismi mai esibiti.
Quasi subito arriva preceduta da un a intro di tromba Hotel California ed è cantata come ai vecchi tempi e cioè con Henley che suona la batteria e canta.Una cosa assolutamente non facile.Henley è tutto rosso,si vede che lo sforzo c'è ma è sempre supportato dal gruppo e sopratutto dal solido Frey.Il pubblico apprezza e anche molto una canzone che tanti di noi hanno suonato durante i faòlò sulla spiaggia e che, diciamo la verità, fa parte del patrimonio storico della musica mondiale.
E' come prima Hotel California eseguita col manierismo dei vecchi tempi sopratutto col solo di chitarra finale suonato con la Gibson a doppio manico. Chitarra che pochi virtuosi si possono permettere. Assolo stellare,letteralmente,fra i più belli mai sentiti in vita mia stupendo il suono ttenuto alla fine con il pedale Wah Wah. Tutto il gruppo si complimenta col chitarrista (quello che sostituisce Felder). Bravissimo,emozionante.
Arriva quasi subito un altra chicca:I Can't Tell you why cantata da Frey anche questa stupenda uguale a quella eseguita sul live ufficiale del 78 ed eseguta con un perfetto manierismo.Impressionante.
Il pubblico apprezza, mi rendo conto di aver fatto bene a venire qui, a stare in piedi e a godermi tutto.
Scorrono le altre canzoni del loro repertorio: Heartache Tonight e Life in The Fast Lane per esempio e c'è spazio anche per due canzoni del repertorio solista di Henley: Boys of Summer e un altra notissima di cui non ricordo il titolo ma che è nella colonna sonora di Miami Vice.Chissà Henely avrà chiesto di fare il suo repertorio come contropartita per rimettere insieme il gruppo.
Gran concerto, lo ripeto, musicisti che si scambiano di ruolo,interazione col pubblico e momento acustico con i quattro che suonano le chitarre con una coordinazione perfetta.Gli Eagles conquistano il pubblico canzone dopo canzone io osservo i due gemelli selvaggi Henley e Frey e la loro interazione che sembra ottima:Il tempo del resto cancella la rivalità le storie di donne,l'alcool e la coca acquistata e consumata all'ingrosso.
Gli Eagles e i Fleetwood Mac fra la metà dei 70 e i primissimi 80 erano dei veri selvaggi sotto mentite spoglie .Dietro le facce raccomandabili si nascondevano tradimenti,coltellate vere,scambi di domme (Stevie Nicks dei Mac's passo da una storia col suo fidanzato storico Lindsey Buckinghm al letto di Mick Fleetwood fino ad andare a vivere proprio con Henley a Los Angeles fra nuvole di coca).
Tutto questo oggi sembra dimenticato,conta la musica,il feeling col pubblico,gli assoli di Joe Walsh il maestro di cerimonie Frey che fa il simpatico e fa un assolo di chitarra sotto gli occhi del figlio piccolo. Conta la soddisfazione del pubblico quando Henley da Detrot ,Michigan da solo sul palco illuminato dall'occhio di bue chiude la serata contando Desperado.
Tutti hanno capito che questa è musica che rimane per sempre.A me invece rimane anche il plettro di Joe Walsh con le sue iniziali. Meglio di così...

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