26 marzo 2010,Casa,
Linate by taxi e passo il check in diretto verso gli imbarchi.Her Clearness ha fame. Io invece sono un eclettico mi sono massacrato di salame e formaggio prima a casa.
BA ci porta Heatrow con scioltezza e da li molliamo i bagagli a Paddington dove tramite la metro ci avventuriamo a Camden Town.
Ceniamo nell'unica espressione della tradizione coulinaria inglese. Un Pub.Hanno finito la Guinness.Ci incazziamo.Prima c'è stato il tempo di entrae in una libreria remainder dove mi compro un libro con tutte le copertine di Rolling Stone.
Strepitoso.
Perchè sono a Londra per la seconda volta in quattro mesi?Per un concerto? Si e di chi? Di uno che vedo per la settima volta Peter Gabriel.
Il sabato mattina lo passiamo in giro a Totthenam court road a svuotare gli scaffali di dischi di HMW e il pomeriggio in Regent Street dove salutamo in maniera molto calorosa i commessi dei negozi che fanno gli sconti di Mid Season.
La sera del sabato ci fiondiamo alla o2 Arena,esempio sublime di come si deve fruire dei concerti in tutto il mondo e ci accomodiamo quando aprtono le prime note di Heroes.
Per me è un pò un mancamento, abituato ai rulli dei batteristi di cui Peter si è sempre circondato, ai baffi di Tony Levin il suo bassista ora mio trovo spaesato.
Dietro Peter cè in orchestra grandissima. Basso, chitarra e batteria non esistono.Più.
E' tutto soffice, la musica ha la sordina e tutti non solo io sono spaesati.Che fa questo? Una vetta,un climax in una canzone, un gesto rock? Un Cazzo.
Peter Gabriel esegue per orchestra tutto il suo disco di cover, bel disco direi.Ma anche soporifero.
Alcune canzoni sono eseguite maestosamente (My body is a Cage).
Altre un pò meno ma il problema è che tutto è troppo calmo.
Il secondo tempo del concerto (eh si è diviso come uno spettacolo teatrale) è il momento per i grandi classici.Fra tutti San Jacinto e poi the Rhythm of the Heat la cui parte di percussioni tribali è eseguita con soli timpani (strepitosa) in un crescendo di violini.
Per il resto alcuni brani sono meno azzecati (don't give up) altri un pò di più (digging in the dirt) il pubblico certamente non era caldissimo (del resto come si fa ad essere caldi con un orchestra..) e francamente non sono riuscito ad apprezzare il concerto fino in fondo.Ma tant'è.Un pò di amaro in bocca rimane e allora via con una bella guinness nel superpub di canary Wharf...
Nessun commento:
Posta un commento