lunedì 28 luglio 2008

REM:STIPE SCIAMANICO



Altra città, altro concerto.
sono a Milano in mattinata, vado casa e faccio un riposino e vedo i giornali del giorno rispondo alla posta e faccio anche altre cose...
La sera mi presento all'Arena per la degna conclusione dl mio week end in rock.
Finalmente vedo i REM.
Arena piena palco interessante direi, arrivo quando gli Editors stanno finendo, direi che sono bravi.Ci sono i megaschermi con i led ad alta definizione.
Buon inizio.
Le 9:15. Entrano alla spicciolata ed attaccono.Stipe impeccabile nel suo completo blu con cravatta si avvita attorno all'asta del microfono come un boa di struzzo sul collo di Liz Tayor.
il concerto inizia li.
Grande presenza scenica, grande affiatamento fra i membri del gruppo che suonano a memoria in maniera partecipativa e, sopratutto, senza indulgere in atteggiamenti divistici.Niente mossette, niente assoli solo un concerto pulito di ottimo rock.Di quelli speciali.
Michael Stipe ce la mette tutta e si vede suda dice che c'è caldo ma che il caldo gli piace.
Scorre il repertorio la stupenda secondo me Leaving New York fra tutte.
Lui si getta sulle prime file, si fa toccare (gli mettono una mano sulla pelata!) stringe mani e suda con i fan:canta con il microfono a livello viso dei fan.
i megaschermi rimandano con tonalità fluo le immagini dei membri del gruppo indulgendo sui dettagli sformandoli e ridefinendoli con una attitudine warholiana e il pubblicvo apprezza, si agita, e il gruppo capisce e ringrazia.
Losing my Religon è ciò che aspettavamo, la eseguono così di filato come un anthem da stadio e poi escono.
Rientrano per i bis ma Stipe annuncia che fanno delle canzonoi in più perchè gli piace il pubblico.
Chiudono con Man in The Moon e lo sciamanico e autorevole Stipe saluta il pubblico in italiano insieme a Mills.
Tutto molto suggestivo.Veramente. Spero di rivederli.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Yugs, daw nabasahan ko naman ni sa iban nga blog?