lunedì 30 luglio 2007

STEELY DAN: LA PERFEZIONE REPLICATA



Quando ho scoperto gli Steely Dan ero all'università.
Me li fece ascoltare Antonello, un mio quasi cugino che aveva tanta voglia di far vedere che ne capiva di musica...
In 40 anni il gruppo statunitense non era mai venuto in Italia.Sabato 28 luglio hanno suonato a Lucca.
Per vederli prendo la rincorsa, io ed her clearness partiamo da Milano venerdì 27 per arrivare a Livorno in serata.Sabato 28 giornata in barca a vela con mare lungo che ce la mette tutta per farci riproporre il cappucino della colazione...
Sabato pomeriggio doccia e partenza in macchina per Lucca dove dopo una pizza tenera come un disco diamantato ci fiondiamo in Piazza Napoleone.
Un invecchiatissimo Donald Fagen ha condotto in maniera automatica la Steely Dan Band su territori al confine fra il jazz raffinato e le pop song di matrice statunitense.
Una band stellare con tre sax, tromba e trombone e con un basssita da urlo ha allietato un pubblico arrivato da tutto il Paese per ammirare, diciamolo, un gruppo di alta nicchia.
Gli Steely Dan si sono concentrati nel replicare dal vivo la perfezione esecutiva dei loro dischi.Il risultato è più che accettabile. Certo è che se non fossero stati così concentrati il concerto sarebbe stato stupendo e invece è "solo" un bel concerto.
Il pubblico si scioglie di fronte ai brani storici della band, da Hey Nineteen fino a Morph the Cat ma io che li amo molto aspettavo che facessero Aja (dal disco omonimo) perchè'? Perchè su disco c'è un assolo stelllare e fantasmagorco di Wayne Shorter che insegue la batteria di Steve Gadd.E' probabilmente il più alto grado di fusione fra jazz puro e pop mai raggiunto primaq.Dal vivo invece l'assolo diventa un normale assolo di sax ma niente più mentre invece il fraseggio di batteria merita. Rimango un pò deluso ma in fondo non potevo aspettarmi che un altro mussicista replicasse un assolo di Wayne Shorter.
Un Concerto per intenditori che si sciolgono solo alla fine in lunghi appalusi e gruppo che suona in una maniera veramente stellare.
Notato al concerto Maurizio Solieri,chitarrista di Vasco.Uomo dalle larghe vedute musicali...
Alla fine del tutto ci tuffiamo nella notte di Lucca fra macchine da rally rombanti (c'era la partenza del trofeo rally lucchesia... e bancarelle di magliette prese d'assalto dai fan e scopriamo che Lucca oltre che una stupenda città salotto di giorno è una città animata di notte.Era la mia terza volta a Lucca.Le altre due sono state:
David Bowie Bluvertigo (giugno 2004)
Roger Waters (10 luglio 06)
Al prossimo anno con Lucca...




musicaware.blogspot.com

1 commento:

Anonimo ha detto...

Ebbene sì, Reznor (oppure, ebbene no...)
anch'io mi aspettavo "Black cow", sempre da Aja, a mio parere il loro migliore brano: cristallino, semplice, leccato, quasi "callimacheo". In pratica un distillato della loro arte, caratterizzata da una tendenza instancabile alla raffinatezza, alla trasparenza e leggibilità assoluta dei suoni e delle frasi musicali.
Musica perfetta, a mio parere (e non solo mio): sì, perché io sono convinto che la perfezione esista, magari circoscritta, discutibile e limitata ad alcuni aspetti della creazione.
E la perfezione, quando la colgo, mi emoziona sempre e comunque. Quel concerto mi ha dato esattamente quello che cercavo: musica raffinata, magistralmente eseguita, ma anche qualche sorpresa (il batterista Keith Carlock che non conoscevo) e la suggestione di un luogo di grande fascino.
Perfetti in studio, perfetti dal vivo: la quintessenza della musica.
Quella che tocca la mente e il cuore. Più di così, io,non potevo pretendere.
Wayne Shorter lo sentiremo un'altra volta...

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