
I King Crimson tennero il loro primo concerto ad Hyde Park a Londra nel 1969. Aprirono il concerto degli Stones in memoria di Brian Jones.
Attraverso i loro dischi si vede quanto questo gruppo abbia cambiato il suo modo di suonare passando dal progressive puro degli esordi (21 century Schizoid Man) fino alle venature jazz della metà degli anni 70.
A metà degli 80 tornarono con tre dischi (Discipline, Three of a Perfect Pair, Beat) che interpretavano i suoni in voga nel tempo ma in maniera rigorosa e, appunto, disciplinata.Con quei tre dischi ho cominciato ad ascoltarli e quelli sono i dischi che amo di Fripp e compagnia.
E' il 1994 ed esce Thrak il primo disco dei Crims dopo l'86. Lo compro (di seconda mano) e scopro che la formazione è stellare e inconsueta.Tutto mi incuriosisce. Al basso Tony Levin (non ve lo presento) alla Warr guitar (sorta di chitarra armonica con tante corde) Trey Gunn, Robert Fripp alla chitarra ritmica e Adrian Belew alla voce e chitarra solista. Pat Mastellotto e Bill Bruford alle baterie.
Riassumiamo:due chitarre (e fin qui...) un basso e mezzo (stranezza molto curiosa ), due batterie (pura libido musicale).
E' una bomba.
Siamo a maggio del 95 e i Crim arrivano al Teatro Smeraldo. E' esaurito, fa un caldo bestiale impregato di fumo e sudore e ci sono molte persone che i Crimson li hanno conoscuti in un altra epoca.
Buio, entrano. Ovazione, Tony Levin saluta, mal gliene incoglie perchè il pubblico esplode ancora di più. Non riescono ad iniziare il concerto.
Ma attaccano, è un devasto la prima è Thrak e suonano veramente come se fossero su un treno in corsa, Mastellotto col suo set di pad completa perfettamente le pelli di Bruford che con "tipica attitudine jazz" percuote un piatto montato al contrario mantenendo il tempo sul rullante con l'altra mano.
Quel chhcchhccssccchh chhhhack chhhhack ripetuto più volte rimbomba nel teatro e lascia tutti a bocca aperta. Ma i gesti del pubblico sono eloquenti dai pugni alzati in alto a captare come rabdomanti ogni aspetto del suono a sguardi compiacenti fra vicini di posto sconosciuti.
Il pezzo è strumentale, e Belew si dimena sul palco volteggiando fra un impassibile e sorridente Levin, e un impassibile Gunn.
Fripp in ombra tesse le sue tele chitarristiche, ma sorride.
Il suono è potente, mai sentito una cosa così è tutto così pieno armonico e spaziale nel senso che riempie ogni spazio della banda sonora disponibile nel nostro cervello.E poi i musicisti, è scontato dirlo, sanno suonare.
Il concerto va avanti con le varie canzoni dell'ultimo disco e poi con quel tocco di improvvisazione professionale che solo pochi musicisti si possono permettere.
Quando si arriva la repertorio più recente il pubblico esplode a partire da Elephant Talk con Levin che attacca col basso martellante e Belew con voce striidula che si arrampica sul nonsense urlando Talk! Elephant Talk ! e i due batteristi in perfetto controtempo che spaccano.
L'apoteosi a mio parere (ma molti saranno d'accordo) si ha al momento di Discipline che inizia quasi come una piccola marcetta da banda di paese con quel hhm tchack hhm tchack dei due charleston e con Belew che nel suo monologo col pubblico ripete come un mantra I repeat myself I'm under stress, I repeat Myself I'm under stress e poi prende la chitarra e la violenta con naso e denti mentre Levin e Gunn suonano impassibili e i due batteristi vanno volare gocce di sudore. Alla fine del lungo assolo di chitarra, Belew stravolto urla con tuta la voce che ha in corpo I LIKE IT !!! e il tetto del teatro sta per crollare.Tutti sono in piedi urlano di piacere pugni in aria, applausi. Le prime file si alzano e cercano di raggiungere il palco frenate a stento dalla sicurezza.
Ancora adesso pensando alla mia prima volta con i Crims mi ricordo quel momento come una sorta di orgasmo collettivo che la tensione positiva sviluppata dai musicisti ci ha provocato. Avevo 25 anni all'epoca mi sembrava realmente di aver capito tutto della musica e sopratutto ero molto concentrato nel trovare le parole per raccontare l'emozione che ho provato.
Ancora oggi faccio fatica.
Un anno dopo esce Thrakattak disco di pure improvvisazioni con titoli di canzoni assurdi ed è di nuovo il turno di Fripp e soci a Milano. Sempre nella formazione doppio trio ma questa volta sotto il tendone della vecchia fiera.
Stesso mood stesso feeling ma con un Red e euna Larks Tongues in Aspic da urlo. Rimane Discipline con il solito sabba finale quando Belew urla I LIKE IT ma in conlusione fanno 21 Century Schizoid Man che nessuno si aspettava. Stupendo. Tramortito e felice mi chiedo ancora una volta con quali parole racconterò il tutto ai posteri...
Le volte che ho visto i Crims:
2 maggio 95 Milano, Teatro Smeraldo
21 giugno 96 Fiera di Milano
21 giugno 2000 Il Vittoriale Gardone Riviera
20 Giugno 2003 Teatro Smeraldo (con le pile del registratore scariche.Cazzo)
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