giovedì 7 giugno 2007

TRENT POWER

Time nel 1994 pubblica un articolo che sostiene che Trent Reznor è uno dei personaggi pubblici più importanti in America. Io non capisco perché ma i Nine Inch Nails capitanati da Reznor pubblicano nel 1994 il loro terzo disco. The Downvard Spiral. Siamo nel 1999 i NIN pubblicano il loro quarto disco il doppio The Fragile, lo compro per caso .Una settimana dopo ho già la loro discografia.
Undici novembre 99 Milano Alcatraz, loro sono qui. Vado a vederli e rimango impressionato. Il mio approccio con i NIN live toglie il fiato. Si tratta di un gruppo rock in senso classico mai cui suoni pur essendo duri (non durissimi) sono un mix di elettronica e metal. Il tutto verrà poi definito Industrial e Reznor ne è un degnissimo interprete anche se molto deve agli Skinny Puppy.
Il loro live act è travolgente. Saltano, si dimenano Il chitarrista dell’epoca, Robin Finck (poi nei Guns) suona da Dio e in tutte le posizioni, salta e si rotola e, ad un certo punto, si butta sulle prime file che lo risputano sul palco.
Le canzoni sono bellissime. Si vede che Reznor ha un approccio classico nella composizione e passa dal climax di wihs e Sin fino al lento strumentale di la Mer. Da Terribile Lie a Hurt con nonchalance.Il rapporto che instaura col pubblico è diretto, onesto e tutti lo seguono.Il pubblico è fatto di tante modelle in calore e di semimetallari curiosi. Molti anche i creativi. In mezzo io che non appartengo a nessuno dei tre tipi.
E’ un concerto bellissimo. Non ho mai smesso di raccontarlo ancora oggi.Voglio rivederli.

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