E' un fine maggio 93 io e il mio semiamico (non l'ho più rivisto) Mauro Rossi andiamo al Palatrussardi (si chiamava così) in metro.
Apre Robert Plant che con un supergruppo (tre chitarre) e fa un gran baccano. Fa tutte le canzoni del suo nuovo disco ma il pubblico si scalda con gli ultimi due pezzi Led Zep:Rock and Roll e Heartbreaker.
ci appare sotto tono ma la voce è in forma e i pamntaloni di pelle ben stirati...
certo che è singolare che il cantante dei Led Zeppelin faccia da supporter a Lenny Kravitz
Quanto a Kravitz si vede che è uno di mestiere tiene il palco con grande piglio agitando i dreadlock lunghissimi.
Il suo gruppo è compatto e ha anche i fiati che si danno molto da fare su Always on the Run: Si veede che è bravo e forse (dopo averlo visto 10 anni dopo) posso dire che quello è il suo momento migliore.
Suona in maniera molto immediata e i suoni sono molto vintage, quasi come quelli degli anni 70.
Kravitz ha una presenza scenica autorevole, è una sorta di mix fra Jimi Hendrix e LIttle Richard e guarda il pubblico dall'alto senza mai guardare la chitarra.
Bel concerto e, sopratutto, un ritorno ai suoni del passato che il pubblico ha molto apprezzato.
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