Milano 30 marzo,
in piena crisi di panico per non aver trovato una casa mi fiondo con il mio semicliente esperto di musica Marcello al Palasharp chefra tanti nomi ha avuto il più bello: Palatucker, la Tucker è una società che fallì miseramente anni fa vendendo un tubo che secondo loro faceva risparmiare sul riscaldamento.
La venue si chiamava anche Palatrussardi anni fa, il mitico de Andrè lo bollò come palastilista.
Questo è il mio primo appuntamento con Nostri, tanto agognato negli anni scorsi e finalmente ottenuto.
Bravi sono bravi i FF, sono veloci, puntuali, metodici nel distillare canzoni di un pop così semplice che se lo arricchisci con venature roccheggianti appare ancora più semplice.
Vestiti come tanti Mod di epoca beatlesiana si dimenano sul palco seguendo a ruota il loro cantante, Alex Kapranos che si atteggia con una danza leggera attorno al microfono.
Un buon batterista con un drumset semplice ed essenziale pesta come se fosse l'incarnazione della dea Kalì percuotendo in contemporanea piatti e pelli.
Pubblico contento, palaqualcosa pieno e noi che torniamo a casa e ci dirigiamo verso un locale della Casbah di Gratosoglio dove troviamo a mezzanotte una famigliola con bambina di quattro anni che si fa una birra e quattro ragazzotti con i dreadlocks fuori dal casco che fanno a gara a chi impenna di più con il cinquantino.
La serata culturale ha la sua degna conclusione
1 commento:
diciamoci la verita: ma quanto li invidiamo i ragazzotti con il cinquantino?!?!?!?
Posta un commento