

18 Maggio 2004 io e Gentile Collega partiamo per Torino sulla mercedes di Gentile Collega.
La macchina non va neanche se fosse trainata da una muta di husky ma Gentile Collega non se ne cura ed è felice cosi. Se lo dice Gentile Collega...
A Torino arriviamo davanti al Lingotto ed entriamo nell'auditorium foderato di legno di faggio.
Un luogo concepito per la musica classica diventa il palcoscenico di di quella elettronica.Molto de tendenza direi...
Ma chi sono costoro? chi sono quelli che impassibili declamano DIE MENSCH MACHIIINEEEE oppure frasi banalissime come WE ARE FUNCTIONING AUTOMATIK AND WE ARE DANCING MECHANIK Sono i KraftwerK i generatori della musica elettronica fin dal 1973 quelli che vennero citati da Bono nel calembour di Zooropa (Vorsprung Durch Technik) declamava il dubliner...
Quelli che, senza di loro, i tre quarti della musica odierna non solo non potrebbe essere suonata ma non esisterebbe.
Spendo tempo a spiegare a Gentile Collega chi sono i Kraftwerk e nel mentre ci accomodiamo.Sbaglio ad acquistare i biglietti e invece che affianco a Gentile Collega sono seduto davanti.Non me lo perdona.
Il concerto parte con un loop di suoni metallici fino che non si apre il sipario a appaiono loro in quattro, statici in piedi di fronte a quattro podi dove sono incastonati gli strumenti (cioè un laptop).
Il pubblico esplode in un applauso e il gruppo è impassibile, continua a suonare le sue basi e non muove un muscolo.
Tutti si zittiscono La prima è Man Machine ma anche le parti vocali sono preregistrate, loro non cantano.
Dietro di loro uno schermo a molto largo fa volteggiare immagini di auto stilizzate scomposte e ricomposte con maniaca precisione.Siamo ad un concerto di musica pop ma il pubblico si comporta come ad un concerto di musica da camera.Impassibile.
Inutile dirlo ero emozionato perchè so cosa hanno rappresentato i Kraftwerk per la musica moderna.Hanno ispirato decine di artisti dal Bowie del periodo berlinese fino ai Depeche e tutta la musica da discoteca che va oggi.Senza di loro non sarebbe nato l'Industrial come genere musicale e quindi niente Skinny Puppy e NIN.
Si arriva ai brani di Tour the France e finalmente loro cantano, è Florian Hutter che tiene in piedi le voci e si vede.Non è un adone nel cantare ma tant'è.
Sulle note di Pocket Calculator il pubblico si esalta perche cantano in italiano fino a che non si arriva alla fine con The Robots dove i famosi quattro manichini si muovono a tempo sulle note della canzone,
Con The Robots è nata la musica elettronica e la gente se lo ricorda.Tutti applaudono.
Io e Gentile Collega siamo spiazzati dalla freddezza del gruppo che non influenza l'entusiasmo altissimo del pubblico .Per me è stato un concerto epocale.L'arte dei Kraftwerk è bella perchè concilia emozioni opposte.Se poi pensiamo al loro rigore e alla loro coerenza nel rapporto live con pubblico non possiamo che esserne ammirati ed entusiasti.
L'anno dopo io Gentile Collega li rivedremo a Venezia in occasione dell'apertura della Biennale.
A venezia si va con la mia macchina...
1 commento:
Avant-garde!
Grazie per il post, bello come al solito.
Ora vado you iutiub o iuciub ad ascoltarmi qualcosa.
Buon Peter Gabriel stasera!
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