
Nel 1997 esce POP forse l’album più controverso e bistrattato degli U2.
Tutti gli danno addosso e lo considerano un disco pop chiaramente ma senza un anima.
Infatti le canzoni non hanno alcun filo logico che le tiene insieme e le poche perle che ci sono (Wake up Dead Man, Please, Walk On) sono nascoste.
Lanciato con il mega riff di Discoteque (è veramente bello e accattivante ) il disco non vende tantissimo. Il loro tour parte a Las Vegas e molti problemi di amplificazione e di stage li perseguitano, in più la prevendita dei biglietti per la parte americana del tour non è eccellente.
Il 20 settembre 1997 c’è l’Unica data Italiana a Reggio Emilia. La mia fedele Renault 5 bianca è l’alveo dei miei deliri e con piacere si lascia guidare. Partiamo.
La formazione è quella delle migliori occasioni:
Francesco Fabiani, (ora brillante Wealth Manager)
Remo Manfredi (brillante Real Estate developer)
Io (shining PR)
Pietro Laviano (grande grossista italiano di biancheria intima maschile e femminile).
Io Franz e Remo cerchiamo di rinverdire i fasti di Lisbona e degli Stones
Appena entriamo nello slargo (con calma due ore prima del concerto…) ci appare chiaro che è tutto mostre.
Una distesa di persone (saranno poi 150.000) si staglia di fonte a noi interrotta solo dal palco che è veramente di una grandezza devastante.
Uno schermo che 120 metri di lunghezza fa da sfondo al tutto. Sulla destra un catafalco coperto nasconde chissà cosa. Al centro del palco un grande arco giallo si staglia contro il cielo euna stecca alta 20 metri infilza un oliva gigante.
Dopo i supporter (Casinò Royale e Prozac +) arriva l’imbrunire.
Ad un certo punto un bisbiglio di fondo rimanda un pop, pop, pop music,pop music,pop,pop… e noi capiamo che è la citazione di Pop Music noto brano di musica elettronica dei 70.
Ttutto e buio e Bono urla Moooofo ,Mooofooo! E’ l’attacco di Mofo, lui esce con felpa da pugile e saltella come per riscaldarsi prima del match. Moooofo. Il pubblico non capisce un cazzo, la sua voce è coperta dal delirio di noi tutti. Io sono stupito e impassibile. Remo urla per dire qualcosa.
Clayton attacca il giro di basso e Mullen parte con la rullata. Tutto esplode, luci, rullante. Lo schermo da 120 metri si illumina di rosso e riprende le immagini di tutto il gruppo.
Tutto è grande, troppo grande. Il concerto va, forse la tecnologia e troppa e la scaletta è infelice perchè ai brani di POP sono mischiati quelli vecchi ma non c’è spazio per quelli di Achtung Baby.
Ad un certo punto il gruppo sparisce e l’intro di Lemon invade lo slargo. Sulla destra del palco il catafalco rivela un grosso limone giallo illuminato che si apre pian piano nel mentre che Bono attacca Discoteque. Si sono cambiati d’abito è Bono è vestito con un completo di lamè argentato mentre Clayton esibisce la maglietta con su scritto POPTart .Edge ha il cappello da cowboy. Il riff è coinvolgente e tutto il pubblico balla coinvolto anche dal limone rotante e dalla mega sfera da discoteca che si staglia sul palco.
È poi il momento di Pride e il concerto si avvia alla fine con Walk On e Wake Up Dead Man. L’encore è Thrill Me dalla colonna sonora di BaTman Forever.
Si chiude. Tutti defluiscono noi aspettiamo coscienti del fatto che arriveremo tardi a casa.
Alle quattro del mattino saremo a Pavia. Lo Zoo TV Tour era molto meglio.
Tuti i concerti degli U2 che vedrò negli anni successivi saranno molto meglio di questo.
1 commento:
La composizione della comitiva sa molto di film di Marrakesh Express.
GRANDE FABRIZIO!!!
More! More! More!
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