Un diario dei concerti che ho visto, delle esperienze che ho fatto e condiviso con gli amici sulla base di un unico comune denominatore:la musica. Questo blog è anche un luogo di discussione dove si parlerà di music business, dei produttori musicali più famosi e della loro storia, dei sessionman più famosi e la la loro vita e, infine, dei registi video più famosi e celebrati.
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giovedì 30 agosto 2012
PUSH IT SHIRLEY!
Vigevano 11 luglio 2012, Finalmente!
Dopo anni riesco a vedere i Garbage. Appuntamento a Vigevano dove mi fiondo dopo una megaintervista fatta fare a uno dei nostri su Repubblica. Marcello, partner in crime mi aspetta sotto l’ufficio e ci fiondiamo al Castello.
Fa caldo ed ho la machina nuova. Entrambe le cose sono ininfluenti ai fini del concerto ma volevo dirlo…
Entriamo e il gruppo spalla sta finendo non capisco cosa suonino ma pazienza. Le zanzare ci divorano mentre cambia il set e finalmente col buio e con le zanzare sempre più agguerrite entrano loro.
Shirley Manson è come me la aspettavo alta con pantacollant skinny e stivali, microabito, capelli rossi. Un po’ ingrassata rispetto alla TV ( ma si sa che la TV falsa).
Partono subito a manetta e pestano. Colpisce Butch Vig alla batteria. Fa un casino bestiale, il suono è metallico da batteria elettronica ma la batteria è vera e si sente. Rullate potenti, una batteria dal suono quasi metal (i Metallica saranno invidiosi) ma qui siamo nel territorio del pop rock. Quello di gran classe.
Al suo fianco Eric Avery al basso. Turnista di superlusso che, si fa per dire, è membro fondatore dei Jane’s Addiction. Non so se mi spiego.
Gli altri due Duke Erikson e Steve Marker si danno da fare fra chitarra a tastiere in maniera complementare. Uno potrebbe essere il sostituto dell’altro.Bravi, proprio bravi.Sono loro le colonne musicali.
Poi c’ è Shirley Manson, androgina. No.Femmina vera. No. Non capiamo veramente. Donna, ecco, donna.Una di quelle donne che lasciano il segno.Tiene il palco con autorevolezza spacca di brutto e il suo piglio incita gli altri a suonare meglio.
Un circolo virtuoso che fa si che il concerto sia molto bello con le canzoni che suonano come su disco ma sono in realtà vere crude nonostante tanti effetti elettronici che nell’economia del suono non potrebero avere posizione migliore.
Apprezziamo. Il partner in crime pure intanto fissiamo Shirley e pensiamo cosa succederebbe se ci trovassimo in un isola da soli con lei.Niente. shirley è troppo delicata, troppo donna, troppo performer per poterla toccare. Allora la ammiriamo e sentiamo Stupid Girl, I’m only Happy When it Rains epoi fra le tante suone splendidamante c ‘è Push it. Stupenda canzone ancora attuale nonostaante abbia 15 anni.
Push it! Shirley! Siamo qui!
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