Iniziamo con una premessa: non ho più l'età.
L'età per scapicollarmi dall'ufficio al volo per prendere l'autostrada evitando le ore di punta.L'età di fare nelle ore comprese fra le 5 del pomeriggio e le 4 di mattina quasi 600 km.L'età per andare a 180 all'ora lle 3 di notte sperando di arrivare 15 minuti prima a casa .Non sono più tempi per me. Ma per i Police...
Arriviamo a Torino allo stadio delle Alpi alle 9, entriamo alle 9:28 .Tre minuti dopo iniziano.Diciamolo, è uno stadio nuovo ma inadeguato .Ci ho visto i Pink Floyd nel 94 e gli U2 nel 2001. Altri concerti ma , sopratutto, altri palchi.
Già il palco.Potevano sforzarsi di fare un palco più interattivo per lo stadio.Invece questo è un palco poco più grande di quello dove si suona la mazurka alla sagra dello squaquerone. Accidenti.
Loro però sono tonici,sono in tre e fanno casino come se fossero in 6 le basi preregistrate sono ridotte al minimo anche perchè la loro musica non lo richiede. Andy Summers fa degli assoli impensabili per lo stile musicale dei Police.
Chi suona come prima (e meglio) è il mio mito Stewart Copeland idolo da sempre, Stew se fosse nato nero sarebbe il più grande batterista della storia della musica, un jimi Hendrix della batteria.Nessuno lo supererebbe.Il suo suono è limpido e pulito il rullante tesissimo le bacchette pestano con metronomica precisione e lo stile e la creatività sono stellari.
Copeland si esalta con le sue due batterie (una sbuca dal fondo del palco) con Every Little Thing e poi con Wrapped che, diciamolo, da adolescenti ci ha fatto andare in calore sopratutto nella parte finale quando a squarciagola scandivamo:Wanishing in the Air You Never Find Me...
Sting è lui.Fisicamente a posto (il sesso tantrico aiuta? I bordelli di Amburgo sostengono?) la voce non è mai stata il suo forte (prende una stecca) ma la presenza scenica c'è. Tra l'altro è anche il suo compleanno.
Le canzoni funzionano nella semplicità dei testi (gli italiani si dividono in due fazioni: chi ha imparato l'inglese con i Beatles e chi con i Police), e nella freschezza degli arrangiamenti.
Per noi è un tuffo nel passato.Che bello anche se alcuni brani (Every Little Thing per esempio) sono eseguiti con l'attitudine dellla marcia eseguita dalla banda di paese. Come contraltare c'è la stupenda When the World is Running Down e la travolgente Walking on the Moon.King of Pain è fenomenale.
Bel concerto, credo che non li rivedrò mai più oramai.Certo è che il palco non è stato alla loro altezza...Stanchi, io Her Clearness, Connie e la nostra simpatica compagnia ci avviamo col nostro gravame di stanchezza ai nostri cuscini.Ci poseremo la testa alle 4 del mattino.
Domani è un altro ufficio stampa...Si vedrà
3 commenti:
onestamente non ho capito, leggendo qua e là, se il concerto è stato all'altezza della loro fama oppure è stata una ciofeca deludente.
ad ogni modo, le foto che hai postato sono un po' buie ma molto belle...
alexdelarge...
caro Alex non è stato una ciofeca.
E' stato bello perchè siamo tornati adolescenti.
Le foto?
ero distante e la macchina non è professionale.
con un palco migliore si sarebbe fatto di meglio
Fabrizio, tu fosti buon profeta. Mi riferisco a quanto scrivesti sul Forum di Fegiz. Lì per lì qualcuno se la prese, però mi pare che i fatti ti stiano dando ragione.
E poi, raccontare le piccole o meno piccole pecche non significa mettere in discussione uno dei più bravi, significativi e influenti gruppi rock di sempre. Rock? Diciamo rock o diciamo quello che vogliamo.
Io preferisco un commento schietto e sincero rispetto ai soliti peana in automatico, che scattano preconfezionati come cariòn.
CIAO!!!
rob
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